Due giorni nel canyon più grande del Perù: trek nel Cañon del Colca

America Latina 21 feb 2024

In moltissimi decidono di fare un tour a questo incredibile canyon profondo 4150 metri e conosciuto ovunque come uno dei più grandi al mondo.

E’ possibile visitarlo in tanti modi, noi ve li elenchiamo, poi sta a voi scegliere cosa fare: 

  1. fare un tour giornaliero a bordo dei bus turistici e scendere giusto per un paio di foto 
  2. un tour con la guida a piedi scendendo fino in fondo (a pago)
  3. oppure, facendo un trekking da soli a costo zero.

A voi la scelta.. Chiaramente, noi abbiamo scelto la terza opzione!

E’ un percorso faticoso, con un dislivello impegnativo sia durante la discesa che durante la salita il giorno successivo. Infatti, tutti i km in discesa del primo giorno saranno poi salita il giorno seguente. Questo però non significa che non sia fattibile, visto che è perfettamente segnalato ed è impossibile sbagliare strada. Contate che il sentiero è molto ripido soprattutto durante la discesa, e questo oltre a distruggervi i ginocchi, deve tenervi sugli attenti perchè scivolare è un attimo. Per questo, sconsigliamo di farlo durante la stagione delle piogge, perchè il rischio è di trovare il sentiero scivoloso ed in alcuni punti può essere pericoloso. Altra raccomandazione: come dicevamo anche per gli altri cammini in Perù, è sempre meglio partire quando si è già abituati all’altezza prendendosi qualche giorno nelle città vicine per acclimatarsi (vedi sotto “Prima di partire: Mal de Altura”).

Mappa dell'itinerario

Prima di partire:

Mal de altura

Leggendo qualsiasi guida troverete scritto ovunque “importante acclimatarsi”. Vi garantisco che non è una di quelle raccomandazioni inutili da saltare tra una riga e l’altra perchè il mal de altura si fa sentire eccome! Mal di testa, difficoltà a respirare, mal di stomaco.. Ci vuole un po’ di tempo prima che il corpo si abitui a funzionare a queste altezze. Almeno 3 giorni sono assolutamente fondamentali per abituarsi soprattutto se si vuole partire per un cammino bello in salita. Quindi, se arrivate da altre città come Cusco per cui siete già abituati a sopravvivere a 3000m proseguite pure, altrimenti il consiglio è quello di fermarsi ad Arequipa o dove volete basta che sia ad alta quota e passare qualche giorno in città, tra passeggiate, boccette di agua florida e infusi di mate de coca. 

Cosa portare?

Essendo un trekking di due giorni, restate leggeri e portate il minimo indispensabile. Valutate anche la possibilità di lasciare tutto in ostello dove potrete tornare il giorno dopo e portarvi dietro solo uno zainetto piccolo. Siccome ci piace patire, noi ci siamo portati dietro tutti e 14 i kg dello zainone, ma assolutamente non conviene soprattutto il secondo giorno dove abbiamo maledetto in più modi questa idea. 

Ecco qui l’essenziale, anzi essenzialissimo:

  • 1 cambio
  • Scarpe da trekking comode nei piedi
  • Pile in caso facesse freddo soprattutto la sera
  • Giubbotto impermeabile
  • Impermeabile per zaino
  • Ciabatte e accappatoio/asciugamano
  • Borraccia e acqua di scorta (per i level pro dell’alpinismo e del risparmio, anche filtro per l’acqua) perchè fino ad almeno San Juan de Chucco non ci sarà nessun punto in cui fare il refill.
  • Battery bank (fondamentale per le mappe e per qualsiasi problema dato che non sempre all’ostello c’è elettricità)
  • Crema solare e cappello (se c’è il sole, picchia a queste altezze)
  • Bastoni da trekking per salire
  • Cerotti, enterogermina/imodium, antidolorifico e Tachipirina (che fanno sempre comodo)

Tra tutte le cose, quelle proprio da non scordare sono l’acqua e il battery Bank! La prima perchè fa davvero caldo e rimanere senza non è piacevole e il secondo perchè maps.me è sempre fondamentale per tenere traccia di dove si è.

Descrizione e mappa

Il trekking al Canon del Colca è fattibile in due giorni e una notte. Ha una distanza di circa 15 km. Si parte dal paesino di Cabanaconde a 3300m per scendere fino ai 2100m, dove si trova l’oasi di Sangalle. Eh si, avete letto bene il dislivello è di circa 1 km e lo affronterete sia all’andata che al ritorno! Il primo giorno, un’opzione è quella di passare al museo di Juanita, per poi iniziare a scendere in una discesa infinita. Non siamo arrivati subito il primo giorno fino in fondo (oasi di Sangalle) perchè stava scendendo il buio, e con il senno di poi, è stata un’ottima scelta visto quanto turistica sta diventando. Certo è che se volete fermarvi in un mini resort con la piscina allora vi conviene proseguire e fermarvi lì! Aggiungo che dipende anche dalla stagione perchè quando ci siamo passati noi abbiamo visto molti turisti e poche piscine messe apposto, direi più stagni dimenticati da mesi quindi ecco direi che dipende anche dal periodo! Sangalle o no, prendetevi in ogni caso un po’ di relax, perchè il giorno successivo superata l’oasi sarà solo ed esclusivamente salita, per cui conviene partire riposati e presto per salvarsi almeno un po’ dal caldo. 

Dislivello: 1293 metri
Durata: 1 notte/2 giorni
Lunghezza: 17.1 km

DAY 1

Da Arequipa a Cabanaconde

Siamo partiti da Arequipa la notte in modo da arrivare a Cabanaconde la mattina ed iniziare subito il trekking. Per capire gli orari del bus, ci siamo rivolti a iPerù, centro informazioni turistiche di Arequipa (assolutamente gratis e super consigliato in tutte le città del Perù), dove ci hanno dato le informazioni precise per partire senza perdere tempo infinito al Terminal aspettando l’autobus giusto. Consigliamo assolutamente di passare sempre di lì! Attenzione: a Cabanaconde non c’è niente percui è importante controllare già da subito gli orari per tornare ad Arequipa; è inutile restare una notte a Cabanaconde perchè avete perso l’ultimo bus del pomeriggio! 

Quindi abbiamo preso il bus dal Terminal terrestre di Arequipa e siamo scesi direttamente nella piazza di Cabanaconde. Nel mezzo del viaggio, potrete essere svegliati da delle allegre signore che vi urlano “Chicharron chicharron chicharrron”, niente di preoccupante, solo bocconcini caldi di alpaca per qualche soles. Prima di iniziare a camminare, ci siamo fermati in uno ostello lì nei pressi della piazza centrale per colazione, non c’è molta scelta ed abbiamo speso 30 soles a testa, troppisssimo davvero per cui vi scriviamo solo il nome dell’ostello per non andarci :)

Percorso discesa

Da Cabanaconde a San Juan de Chuccho

Prima di partire, tenete conto che l’ingresso al canyon è a pagamento quindi prima o dopo qualcuno vi fermerà chiedendovi di pagare.  A noi ci hanno fermato due signore che camminavano in direzione opposta con una casacca beige chiedendoci 70 soles se europei/gringos o 40 se latini. Noi ci siamo improvvisati con il nostro portugues do Brazil e ce la siamo scampata con il prezzo scontato. Se avete uno spagnolo argentino o sapete un po’ di portoghese, sfoggiate il vostro miglior dialetto :) Muito legal!

Proseguendo in direzione Mirador San Miguel, ci siamo fermati a fare una visita al Museo Juanita dove ci sono i resti della bambina trovata intatta completamente congelata. Dopo una visita veloce (il museo si gira davvero in 10 minuti) abbiamo proseguito seguendo le indicazioni per Sangalle. Dal Mirador San Miguel, dopo circa 3 ore di discesa si arriva al ponte di San Juan dove è probabile che vi chiedano nuovamente i biglietti (non buttateli mi raccomando!). Altri 15-20 minuti stavolta di salita e si raggiunge San Juan de Chucco dove è possibile fermarsi per mangiare qualcosina e dove nel nostro caso ci siamo fermati per poi ripartire il giorno dopo. Abbiamo dormito a Posada Gloria, un posto immerso nel niente, tranquillo dove cenare, riposare e riprendersi per la salita del giorno successivo. Comprate qui dell’acqua perchè da qui a Sangalle, è difficile trovarne!

Lunghezza: 7.5 km 
Tempo di cammino: 3 ore
Posada Gloria, San Juan de Chuccho

DAY 2

Da San Juan de Chuccho a Cabanaconde

Siamo partiti presto la mattina, sveglia alle 05:00 perchè sapevamo la strada che ci aspettava e il sole che c’è! Per cui, se anche voi fate il cammino durante la stagione calda, consigliamo di svegliarsi prima per soffrire meno dopo :) Dopo un’ora e mezzo di cammino in salita, si arriva a  al paesino di Malata. 

Il Canyon

Da qui in poi, si scende per un’altra ora fino ad arrivare finalmente a Sangalle dove sarete letteralmente circondati da posti in cui mangiare, ostelli con piscina e resort…scherzo. Questo è quello che ci immaginavamo avendo letto la guida. In realtà siamo arrivati ed effettivamente il posto è suggestivo ma non molto ben tenuto; quelle che ci aspettavamo essere piscine erano in realtà vasche vuote con solo 10cm di acqua paludosa, i prati verdi delle foto, pieni di attrezzi e avanzi di costruzione delle case e fili elettrici attaccati ovunque. Forse siamo arrivati nel periodo sbagliato e voi troverete un altro paesaggio ad attendervi. Chiaramente, nel complesso il paesaggio è bello da vedere e non è il singolo giardino o ostello. Il cammino offre una vista spettacolare sull’oasi che si inizia a intravedere già da alcuni km prima ed anche il fiume si inizia a costeggiare e a oltrepassare in vari punti ed offre bellissimi spot sul canyon.   

Se il giorno prima eravamo dispiaciuti di non essere arrivati fino a Sangalle, una volta arrivati siamo stati più che contenti di esserci fermati a San Juan de Cuccho, vedete voi dove fermarvi!

Oasi di Sangalle

Superata l’oasi, inizia la SALITA e lo scrivo in maiuscolo perchè veramente è ripida e farla sotto il sole e con lo zaino in spalla un’esperienza. Soprattutto non ci sono punti in cui rifornirsi di acqua per cui assicuratevi di partire da Sangalle con le bottiglie piene che vi aspetta un tragitto di circa 3-4 ore di salita ripida e intensa davvero; vi ricordate quel km di ieri in discesa? Bene, va rifatto al contrario. Durante la salita, non scordatevi di girarvi indietro più volte, sia perchè vi incoraggia a continuare, sia perchè la vista sull’oasi merita davvero! Fuerzaaa!

Lunghezza: 9.6 km
Tempo di cammino: 4-5 ore
Stanchezza della risalita

Da Cabanaconde di nuovo ad Arequipa

Rientrati a Cabanaconde ci siamo mangiati un bellissimo pan con avocado per qualche soles e poi abbiamo ripreso il bus per tornare ad Arequipa. Abbiamo preso il bus delle 1:30 pm, vi consigliamo di non fermarvi una notte a Cabanaconde perchè come dicevamo prima non c’è niente di niente! Mi raccomando chiedete gli orari aggiornati all’ufficio di iPerù di Arequipa prima di partire così siete sicuri che non vi siano eventuali cambi negli anni :) Se vi siete scordati di chiedere, affacciatevi nella piazza centrale che l’unico ristorante della piazza è aggiornato sulle ultime modifiche (non ci siamo fermati lì per colazione perchè non avevano dolci, ma col senno di poi vi consigliamo di fermarvi qui per colazione)!

Orari bus da Cabanaconde (2022)

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